LA TUMESCENZA FREDDA

Oggi è molto richiesta soprattutto in chirurgia estetica la possibilità di una metodica anestesiologica in grado di garantire la realizzazione di interventi chirurgici in regime di chirurgia ambulatoriale.

Nel corso degli interventi di chirurgia ambulatoriale devono essere utilizzate metodiche anestesiologiche tali da consentire all'utente di subire l'atto chirurgico in modo non sgradevole e di deambulare al termine del medesimo. La chirurgia ambulatoriale può essere eseguita esclusivamente in analgesia o anestesia locale o loco-regionale, con la possibilità di associare sedazione di grado 1-2, su pazienti accuratamente selezionati con il coinvolgimento diretto dell'anestesista. È fatto espresso divieto di uso della anestesia generale con intubazione.

L’innovazione tecnologica e l'evoluzione continua delle conoscenze mediche, secondo criteri di appropriatezza ed efficienza, hanno reso possibile proporre ed effettuare come chirurgia ambulatoriale procedure chirurgiche anche complesse, ritenute fino a ieri attuabili solo in regime di ricovero o in strutture particolari.

Sala Operatoria
La svolta è rappresentata dalla Tumescenza Fredda, una tecnica di anestesia locale per infiltrazione, ideata negli anni '90, che utilizzando una soluzione anestetica (Lidocaina) molto diluita è in grado di anestetizzare superfici molto estese senza rischi di raggiungere dosaggi tossici. Inoltre utilizzata a temperature basse (4–6°C) determina una efficace vasocostrizione che riduce in modo drammatico il sanguinamento intra e anche post operatorio.

Questa soluzione determina una buona analgesia locale ed una altrettanto importante vasocostrizione senza ricorrere a dosaggi tossici di anestetici e/o di vasocostrittori. Il paziente sottoposto a tale metodica andrà incontro a perdite ematiche minime, senza bisogno di sedazione e/o analgesia profonda. Durante la seduta operatoria sarà sempre vigile ed orientato e potrà essere dimesso, in tutta sicurezza, in tempi molto rapidi, dopo una breve osservazione post operatoria.

La soluzione base è costituita da lidocaina cloridrata 2% 50 ml pari ad 1 g. + adrenalina 1 mg, il tutto diluito in soluzione fisiologica 1000 ml molto fredda (3-5 °C). Si realizza così una soluzione anestetica diluita di lidocaina allo 0,1%, sicuramente poco efficace, secondo la farmacopea tradizionale, se utilizzata a temperatura ambiente. 

Tumescenza Fredda

La novità inattesa è stata la trasformazione della risposta alla variazione della temperatura di utilizzo, probabilmente per l’intervento di una risposta biologica non più chimica ma fisica (soluzione fredda). 

Grazie alla straordinaria risposta emodinamica, creata dalla Tumescenza Fredda, con campo chirurgico praticamente esangue, e della contemporanea analgesia locale ottimale, il Dott. Raffaele Ceccarino ha messo a punto, oltre vent'anni fa, le relative tecniche chirurgiche (per ogni singolo intervento di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed estetica) associate all'anestesia in Tumescenza Fredda. 

Oggi, la Tumescenza Fredda è un protocollo completo, utilizzato in tutti gli interventi di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dello staff medico-chirurgico del Dott. Raffaele Ceccarino (Chirurgo Plastico).

Dopo oltre 20 anni di utilizzo della Tumescenza Fredda, possiamo affermare con un certo orgoglio che essa è in grado di rivoluzionare tutta la chirurgia di superficie e soprattutto la chirurgia estetica ricostruttiva.